Trattamenti biologici Roma

La terapia consiste in Trattamenti biologici Roma che utilizza gli anticorpi del sistema immunitario per distruggere le cellule tumorali.

I medicinali utilizzati in questo tipo di terapia vengono chiamati “farmaci intelligenti” per la loro capacità di attaccare solamente le cellule malate ed includono:  Le terapie biologiche utilizzate in Oncologia servono per ostacolare la crescita e l’evoluzione di diverse neoplasie. Al momento, sono state utilizzate per le leucemie, i tumori del sangue, del seno e della prostata, nonché per i seguenti tumori in fase avanzata:

Tumore del colon  Tumore al polmone  Melanoma  Tumore al rene  Tumore allo stomaco In cosa consiste? Lo specialista deve innanzitutto valutare il tipo di terapia più adatta ad ogni paziente in base al tipo, allo stadio e alle caratteristiche del tumore, nonché ad eventuali comorbilità e terapie in corso. Una volta stabilito il tipo di trattamento, al paziente verranno somministrati i farmaci intelligenti.

Preparazione per la terapia biologica Questo tipo di procedura non necessita di alcun tipo di preparazione, né di particolari accorgimenti da far seguire al paziente prima della sua esecuzione. Recupero a seguito della procedura  Dopo essersi sottoposti alla terapia biologica non è necessario seguire norme particolari. Il paziente potrà manifestare degli effetti collaterali quali infiammazione, dolore, irritazione ed eruzione cutanea nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione. Altri effetti che si possono manifestare sono: influenza, vertigini, nausea, affaticamento e mal di testa.

Microrganismi decompongono la frazione organica biodegradabile, traendone energia e nutrimento. Le reazioni di degradazione modificano la composizione chimica del rifiuto, ne riducono il volume e il peso e comportano lo sviluppo di calore. I parametri e le fasi del processo  Le variabili che influenzano il processo di degradazione aerobica sono diverse: Umidità: è indispensabile garantire un contenuto d’acqua sufficiente a veicolare i microrganismi e a consentire la loro attività metabolica, operando, se necessario, con periodiche irrigazioni del materiale.

Tuttavia un’eccessiva umidità può ostacolare la diffusione dell’ossigeno nella massa di rifiuto e rallentare l’attività batterica. Elementi nutritivi: Carbonio, azoto e fosforo sono gli elementi necessari alla crescita dei microrganismi. Se si registra una carenza di nutrienti può essere utile miscelare il materiale con altri rifiuti a matrice fortemente organica (ad es. fanghi da depurazione).

Ossigeno: elemento fondamentale per il sostentamento del processo aerobico di biossidazione, è quindi sempre previsto un sistema di insufflazione di aria all’interno del cumulo di materiale da degradare. Temperatura e pH: questi due parametri variano durante il processo identificando le singole fasi del compostaggio. Biossidazione accelerata  In questa fase si verificano le principali reazioni di degradazione biologica, a partire dalla decomposizione della sostanza organica facilmente biodegradabile: durante questo stadio, definito mesofilo, l’attività dei batteri è molto intensa e comporta un aumento della temperatura fino a 40÷50 °C e un abbassamento del pH che arriva ad essere pari a 5÷6.

Successivamente si entra nello stadio termofilo in cui i batteri attivi in precedenza vengono sostituiti da quelli in grado di sopravvivere a temperature più elevate e la massa di rifiuti raggiunge i 70 °C e valori di pH intorno a 7. Questa fase consente la degradazione della sostanza organica meno volatile. Maturazione – Esaurita la sostanza organica biodegradabile il compost si stabilizza: l’attività dei batteri rallenta, la temperatura scende fino al valore ambientale e il pH intorno a valori neutri o leggermente basici. Le elevate temperature che si registrano nello stadio termofilo sono fondamentali per garantire la rimozione di eventuali agenti patogeni.     

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